mercoledì 5 luglio 2017

L'uomo saggio ama usare l'ombrello quando piove.

L'episodio accaduto nel nostro amato Abruzzo, a Sulmona, purtroppo, ha fatto il giro d'Italia se non addirittura in tutta Europa. Tutti sanno della storia delle "Donne Reggi Ombrelli"
Triste vedere come, dopo pochissimi giorni dalla morte di Simona Veil, prima Presidente Donna del Parlamento Europeo, ci sono ancora donne che con tanta nonchalance buttano anni e anni di battaglie politiche sui diritti delle donne e sulla parità di genere.

(No, non se po' fa.
Non me doveva succedere proprio sotto casa!
Benedetta, respira .... ok!)

Bene, ecco cosa penso.
Ormai tutti sanno cosa sia successo, dove sia successo, perchè e come.
Eviterò dunque di darvi dettagli di cronaca, che ora come ora sono inutili o comunque reperibili in tantissimi giornali online e cartacei. Sono qui non da giornalista, sono qui in quanto donna abbattuta e anche un po' spaventata.

La prima cosa che ho da dire è una piccola riflessione.

Gli organizzatori di Fonderia Abruzzo hanno voluto raccogliere in questo evento le intelligenze di tutta Italia nella bellissima Sulmona, e la mi cosa suona ossimorica.
Buffo come in un evento dove si promuoveva le intelligenze nazionali si era sprovvisti di relatori abbastanza intelligenti da ideare un telo o una copertura del palco alternativa.

E vi darò anche uno scoop incredibile: l'Europa costruisce basi per ombrelli in legno, plastica, acciaio o addirittura in oro, e tutti noi siamo in grado di reperirne uno. Lo vendono in tantissimi negozietti, e vi assicuro che ce ne sono un paio anche Sulmona e dintorni.

E invece no, hanno voluto necessariamente una base umana vulvamunita per reggere i vostri ombrelli, per le vostre teste da uomini politicanti. Forse perchè era più facile, immediato.

Ma era davvero necessario? Vogliono farci capire che ormai tutto ciò a cui possiamo aspirare non è solo di portar loro le borse, ma addirittura gli ombrelli?
E le domande che mi faccio sono ancora tante , e mi scuso per la mia prolissità.
Ma io mi chiedo ancora di quanta superficialità e menefreghismo possono albergare in una persona sola, e soprattutto in una persona che si sente arrivata come un D'Alfonso (dove tutti noi ci chiediamo ancora come ci sia arrivato, ovunque sia) o un organizzatore di un festival nazionale che dovrebbe far risaltare l'ingegno.
Come è possibile che degli uomini che governano la mia regione possano peccare di così tanta scarsa profondità? Tant'è che la figura di merda l'avete fatta non solo in Italia, e CAZZO, ve la siete meritata in pieno.

Ho paura, perchè un domani il nostro corpo sarà svalutato a un porta oggetti.
E ciò sara possibile, perchè già oggi nessuno si è fatto problemi nel mostrare tanta disparità davanti ad una folla e in un evento ufficiale. Grave, grave, gravissimo.

Oggi è un ombrello, e domani? Chi lo sa.
Mi spaventa come un uomo non si sia creato problemi nel chiedere ad una donna di reggergli l'ombrello, a chiederle di prendersi secchiate d'acqua al posto suo mentre discutevano di intelligenze, di turismo regionale e di cose sicuramente più importanti di un suo eventuale raffreddore.

E ora il mio pensiero va a quelle donne: ammetto di sapere l'identità di alcune ragazze, so cosa fanno e perchè lo hanno fatto.
La politica in Abruzzo è un salotto molto piccolo, i cui partecipanti son sempre gli stessi.
Alcune di loro non si son sentite umiliate nell'essere complici di questo spettacolino da quattro soldi. Non erano li perchè dovevano, erano li perchè volevano.
Rabbrividisco.
Avrei capito se fossero state a lavoro, ma purtroppo molte di loro erano semplici studentesse universitarie.

Da volterriana quale sono, rispetto, non giudico, ma non condivido.
Perchè è proprio quando una donna fa di tutto e contro la sua natura per sentirsi accettata da un uomo, che una parte dell'istituzione Femminista si sgretola e muore.
E' proprio quando una donna si sente forte andando contro le altre Donne che la Wollstonecraft mi si rigira nella tomba.

Però è proprio quando una Donna crede che non ci sia più bisogno di Femminismo, che dovremmo aver ancora più voglia di combattere.
Siamo di fronte a una nuova e affascinante era, dove le donne vogliono essere maschiliste per insicurezza e accettazione verso il mondo della leadership machista.
Ed è proprio qui che le più dure possono iniziare a giocare.

Benedetta La Penna 

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